MUSEI DA ASCOLTARE
Sabato 15 giugno, 15.30-18.30
Ex Convento di San Francesco,
Museo Civico d’Arte,
Museo Civico di Storia Naturale
Ingresso libero
ESIBIZIONI MUSICALI E PERCORSI NEI MUSEI
Esibizioni di allievi e maestri delle Scuole di musica, alternate a visite libere e percorsi assistiti a ingresso gratuito nei siti museali.



Si rinnova un appuntamento, ormai diventato un classico: con Musei da ascoltare, i Musei Civici di Pordenone aprono le porte alle note variegate e all’energia delle Associazioni e delle Scuole di Musica del nostro territorio, registrando un record di partecipazioni senza precedenti per questa sesta edizione di Pordenone FA Musica.
È un risultato entusiasmante, che premia lo spirito più autentico della manifestazione: far incontrare esperienze e generazioni all’insegna della musica, cogliendo l’occasione per far conoscere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di Pordenone.
Un’occasione unica per assistere a esibizioni di allievi e di maestri, molti con esperienze concertistiche di livello internazionale, e nel contempo scoprire insieme splendidi tesori e avvincenti curiosità. Benvenuti a Pordenone FA Musica!

I siti di MUSEI DA ASCOLTARE
1. Museo Civico d’Arte Palazzo Ricchieri
2. Museo Civico di Storia Naturale Silvia Zenari
3. Ex Convento di San Francesco
Le Associazioni e le Scuole partecipanti
- Associazione Musicale Fadiesis
- Accademia Musicale Pordenone
- Associazione Amici della Musica “Salvador Gandino”
- Associazione Culturale Farandola
- Associazione Culturale “L’Arte della Musica”
- Associazione Musicale “Vincenzo Ruffo”
- Associazione Scuola di Musica Città di Pordenone
- Accademia Pianistica “F. Chopin”
- Banda Comunale di Azzano Decimo Filarmonica di Tiezzo 1901 – APS
- Ensemble Serenissima
- Istituto Musicale Giuseppe Verdi
- Scuola Popolare di Musica L. Mascagni
- Associazione Filarmonica Città di Pordenone
- SoundCem
1 – MUSEO CIVICO D’ARTE – PALAZZO RICCHIERI

Ingresso libero (15.00 – 18.30) – Visita libera gratuita al Museo
Prima di accogliere un Museo, Palazzo Ricchieri è stata una delle più antiche dimore nobiliari del centro storico: casa-torre già nel Duecento, fu proprietà della famiglia Ricchieri, di nobiltà designata sia dalla Casa d’Austria, sia dalla Repubblica di Venezia. Qui i capolavori di Giovanni Antonio de’ Sacchis, il Pordenone, le sculture lignee del Cinquecento di scuola friulana, i “ritratti parlanti” di Giuseppe Tominz e di Michelangelo Grigoletti, si collocano in ambienti di raro pregio. Tra questi la sala affrescata con le storie di Tristano e Isotta, degli inizi del XV secolo, e la sala delle cantinelle da soffitto, che raccontano, con colore locale, miti, leggende e scene di vita curtense tra Medioevo e Rinascimento.
2 – MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE SILVIA ZENARI

Ingresso libero (15.00 – 18.30) – Visita libera gratuita al Museo
Entrando nel Museo Civico di Storia Naturale, lo sguardo è catturato dal Mammut ricostruito in scala 1:1, che presidia il cortile interno: è il biglietto da visita di un’istituzione scientifica che vuole educare, divertendo. Per gli appassionati e i cultori della bellezza, è esposta al pubblico una straordinaria raccolta di mineralogia, con oltre un migliaio di reperti, in un caleidoscopio di colori e di fosforescenze. Non mancano collezioni di petrografia, paleontologia, botanica, zoologia, etnografia e tecnologia, con oltre seicento strumenti scientifici, antiche carte geografiche, cannocchiali prodotti a Venezia dai friulani Selva nella metà del Settecento. Un viaggio tra scienza e immaginario, che culmina nella spettacolare Wunderkammer, riproduzione di un’antica “camera delle meraviglie” popolata di animali rari, misteriosi, inquietanti.
3 – EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Ingresso libero (15.00 – 18.30)
Fondato dai Frati Minori Conventuali di San Francesco nel 1424, per volere di Francesco Ricchieri, e ultimato nel 1448, l’ex Convento conserva pregevoli testimonianze artistiche, tra cui spiccano l’abside tardogotica della chiesa, il chiostro affrescato a portico e loggiato e l’affresco della Sacra Famiglia e San Francesco del Calderari sulla lunetta all’ingresso. Soppresso come chiesa e convento dalla Repubblica di Venezia nel 1769, il complesso fu posto all’asta e divenne di proprietà privata. In seguito fu destinato agli usi più disparati tra cui dormitorio, locale per abitazioni, mensa popolare, osteria, teatro, mercato della frutta. Recuperato dal Comune e restituito alla Comunità, è oggi uno spazio adibito a convegni, concerti e spettacoli, valorizzati dalla suggestione del chiostro e dalla limpida acustica della chiesa, perfetta per il repertorio cameristico.